- Cos'è la seconda colonizzazione?
- E' lo spostamento di parte dei cittadini residenti nelle poleis che avevano la necessità di estendersi al di fuori del loro territorio, perché l'aumento demografico non era supportato da un adeguato aumento della produzione agricola. Scarsità di terra coltivabile e i disagi dovuti agli scontri tra i ricchi, detentori delle terre coltivabili e i poveri che non erano in grado di sfamarsi, generarono questo fenomeno emigrativo.I coloni erano contadini andati in rovina, alla ricerca di una ripresa economica, infatti arrivati a destinazione veniva assegnato loro un appezzamento di terra di cui divenivano proprietari, migliorando la propria posizione sociale.
- E' lo spostamento di parte dei cittadini residenti nelle poleis che avevano la necessità di estendersi al di fuori del loro territorio, perché l'aumento demografico non era supportato da un adeguato aumento della produzione agricola. Scarsità di terra coltivabile e i disagi dovuti agli scontri tra i ricchi, detentori delle terre coltivabili e i poveri che non erano in grado di sfamarsi, generarono questo fenomeno emigrativo.I coloni erano contadini andati in rovina, alla ricerca di una ripresa economica, infatti arrivati a destinazione veniva assegnato loro un appezzamento di terra di cui divenivano proprietari, migliorando la propria posizione sociale.
- Come veniva scelto il sito da colonizzare?
- A volte tramite racconti di mercanti e marinai e a volte in base alla facilità di sbarco e alle potenzialità del suolo. Ci furono due flussi coloniali principali, il primo verso le antiche colonie micenee e verso il mar Nero, lo stretto del Dardanelli e verso il mar di Marmara; il secondo, il più importante, si spinse verso l'Italia meridionale e insulare, fino alle coste francesi e spagnole. Queste colonie vennero nominate Magna Grecia perché raggiunsero un livello di ricchezza e di sviluppo culturale più elevato di quello della madre patria. Se le terre da colonizzare erano già abitate potevano esserci scontri con le popolazioni indigene che venivano schiavizzate oppure venivano respinte dalle coste verso l'interno del territorio. Ci furono rari casi in cui i colonizzatori vennero trattati così bene dalle popolazioni indigene che misero in comune la terra, dando vita ad una insolita forma di insediamento.
- C'erano grosse differenze tra le colonie e la madre patria?
- Sicuramente c'era un assetto più egualitario e meno conflittuale perché le terre erano uguali per tutti e contavano meno le gerarchie di sangue, inoltre, nelle colonie vennero adottate per la prima volta le leggi scritte, per contrastare il predominio e le ingiustizie delle classe aristocratica al potere. I rapporti con la madre patria restavano saldi sia commercialmente che culturalmente e religiosamente, infatti i coloni avevano la doppia cittadinanza. Gli scambi commerciali tra loro e le nuove risorse a disposizione fece basare l'economia sulle attività artigianali e mercantili e molti contadini divennero anche abili artigiani. Lo sviluppo dei traffici stimolò anche l'evoluzione dei mezzi di trasporto spinti non più dalla forza dei remi ma dall'utilizzo delle vele. La colonia era comunque autonoma e furono rare le volte in cui entravano in conflitto con la madre patria. Ci furono casi in cui le colonie divennero madre patria di altre colonie in cui sorsero templi e monumenti anche più importanti delle originarie città greche.
- Quando si incominciò ad usare la moneta?
- Nel VII secolo, all'inizio si utilizzavano piccoli lingotti metallici ma poi, con l'avvento delle leghe metalliche, si introdussero le monete che risultarono più maneggevoli. Ogni polis aveva la propria moneta, in cui era rappresentato il simbolo della città della madre patria. Con la moneta incominciò a diffondersi anche il prestito ma gli interessi erano molto elevati e chi poi non riusciva a restituire la somma in crescente aumento veniva ridotto in schiavitù.
- In cosa consiste la religione greca?
- La religione greca era una realtà onnipresente, esisteva in tutto, a partire da se stessi. I greci credevano in un'entità superiore che gli aveva generati e non avevano libri sacri o sacerdoti ma la religione appare nei testi di grandi scrittori come Omero e Esiodo che espressero la loro concezione religiosa. Erano politeisti, come documentato da Omero, e credevano che i propri dei abitassero sul monte Olimpo. Il re degli dei era Zeus ed esercitava il suo dominio sulla Terra con Poseidone, Apollo,Artemide, Hermes, Efesto, Atena, Afrodite e Eros, Hera. Erano rappresentati a immagine e somiglianza degli umani e, avendo sentimenti, interagivano in maniera positiva o negativa con loro. Erano immortali, ma non eterni, cioè hanno avuto delle nascite straordinarie come Atena, venuta fuori dalla testa di Zeus. Gli dei influenzavano tutto tranne il fato o il destino, che, nella religione olimpica, era detto Moira. Questa forza decideva che accadeva e che doveva accadere, nella vita dell'uomo, compreso la morte. Gli uomini veneravano gli dei attraverso atti pubblici onorari. Ma questa non era l'unica religione praticata, esisteva un'altra religione segreta chiamata misterica con un ristretto numero di praticanti, dovuti alla segretezza sui vari riti praticati. A loro era legato anche un mito, con protagonisti Demetra e Persefone, figlia di Demetra. Persefone era stata rapita da Ade ma lui ebbe pietà e per un certo tempo all'anno concesse a Demetra di vedere sua figlia. Questo tempo era stato interpretato come quello della mietitura e quindi si svolgevano celebrazioni in loro onore per un buon raccolto. Questo fenomeno viene anche preso come un ritorno dalla morte, portatore quindi di vita nuova.
- A volte tramite racconti di mercanti e marinai e a volte in base alla facilità di sbarco e alle potenzialità del suolo. Ci furono due flussi coloniali principali, il primo verso le antiche colonie micenee e verso il mar Nero, lo stretto del Dardanelli e verso il mar di Marmara; il secondo, il più importante, si spinse verso l'Italia meridionale e insulare, fino alle coste francesi e spagnole. Queste colonie vennero nominate Magna Grecia perché raggiunsero un livello di ricchezza e di sviluppo culturale più elevato di quello della madre patria. Se le terre da colonizzare erano già abitate potevano esserci scontri con le popolazioni indigene che venivano schiavizzate oppure venivano respinte dalle coste verso l'interno del territorio. Ci furono rari casi in cui i colonizzatori vennero trattati così bene dalle popolazioni indigene che misero in comune la terra, dando vita ad una insolita forma di insediamento.
- C'erano grosse differenze tra le colonie e la madre patria?
- Sicuramente c'era un assetto più egualitario e meno conflittuale perché le terre erano uguali per tutti e contavano meno le gerarchie di sangue, inoltre, nelle colonie vennero adottate per la prima volta le leggi scritte, per contrastare il predominio e le ingiustizie delle classe aristocratica al potere. I rapporti con la madre patria restavano saldi sia commercialmente che culturalmente e religiosamente, infatti i coloni avevano la doppia cittadinanza. Gli scambi commerciali tra loro e le nuove risorse a disposizione fece basare l'economia sulle attività artigianali e mercantili e molti contadini divennero anche abili artigiani. Lo sviluppo dei traffici stimolò anche l'evoluzione dei mezzi di trasporto spinti non più dalla forza dei remi ma dall'utilizzo delle vele. La colonia era comunque autonoma e furono rare le volte in cui entravano in conflitto con la madre patria. Ci furono casi in cui le colonie divennero madre patria di altre colonie in cui sorsero templi e monumenti anche più importanti delle originarie città greche.
- Quando si incominciò ad usare la moneta?
- Nel VII secolo, all'inizio si utilizzavano piccoli lingotti metallici ma poi, con l'avvento delle leghe metalliche, si introdussero le monete che risultarono più maneggevoli. Ogni polis aveva la propria moneta, in cui era rappresentato il simbolo della città della madre patria. Con la moneta incominciò a diffondersi anche il prestito ma gli interessi erano molto elevati e chi poi non riusciva a restituire la somma in crescente aumento veniva ridotto in schiavitù.
- In cosa consiste la religione greca?
- La religione greca era una realtà onnipresente, esisteva in tutto, a partire da se stessi. I greci credevano in un'entità superiore che gli aveva generati e non avevano libri sacri o sacerdoti ma la religione appare nei testi di grandi scrittori come Omero e Esiodo che espressero la loro concezione religiosa. Erano politeisti, come documentato da Omero, e credevano che i propri dei abitassero sul monte Olimpo. Il re degli dei era Zeus ed esercitava il suo dominio sulla Terra con Poseidone, Apollo,Artemide, Hermes, Efesto, Atena, Afrodite e Eros, Hera. Erano rappresentati a immagine e somiglianza degli umani e, avendo sentimenti, interagivano in maniera positiva o negativa con loro. Erano immortali, ma non eterni, cioè hanno avuto delle nascite straordinarie come Atena, venuta fuori dalla testa di Zeus. Gli dei influenzavano tutto tranne il fato o il destino, che, nella religione olimpica, era detto Moira. Questa forza decideva che accadeva e che doveva accadere, nella vita dell'uomo, compreso la morte. Gli uomini veneravano gli dei attraverso atti pubblici onorari. Ma questa non era l'unica religione praticata, esisteva un'altra religione segreta chiamata misterica con un ristretto numero di praticanti, dovuti alla segretezza sui vari riti praticati. A loro era legato anche un mito, con protagonisti Demetra e Persefone, figlia di Demetra. Persefone era stata rapita da Ade ma lui ebbe pietà e per un certo tempo all'anno concesse a Demetra di vedere sua figlia. Questo tempo era stato interpretato come quello della mietitura e quindi si svolgevano celebrazioni in loro onore per un buon raccolto. Questo fenomeno viene anche preso come un ritorno dalla morte, portatore quindi di vita nuova.
Nessun commento:
Posta un commento