caricatura a cura dell'artista Marco Testini (mio ex alunno)

domenica 27 marzo 2011

Pippi e il megabrufolo - Fabula & Intreccio -

Fabula

Ieri mattina uno strano suono interruppe i miei felici sogni … Ci misi un po’ per capire da dove provenisse quel fastidioso rumore ripetitivo; passarono circa 30 secondi  e allora decisi di interrompere quel fischio… la mia sveglia cominciava a darmi davvero fastidio.  Mi alzai dal mio accogliente letto, andai in bagno, m

guardai allo specchio, e lanciai un urlo che sentì anche la signora del primo piano (io abito al quarto).                                                                           Era atterrata sulla mia fronte un’enorme navicella spaziale rossa, proveniente chissà da quale pianeta, già un mega-brufolone ed inoltre i miei capelli facevano leggermente pena !                                                                                     Chiamai subito mia madre che, dopo aver sentito il primo urlo, si era già piazzata dietro la porta del bagno, ansiosa che io le dessi il permesso per entrare. Mamma cominciò a tamponare l’enorme essere con acqua ossigenata e ovatta, credendo che prima o poi si sarebbe disintegrato … Niente da fare, il brufolo era più potente di un intero esercito militare pronto a lottare contro il nemico. Mamma mi consigliò di andare a  lavarmi i capelli, lei me li avrebbe asciugati acconciando un ciuffo in  modo tale da coprirmi “la collinetta”, ma era impossibile … Erano già le 7:00 e per farmi una doccia ed asciugarmi i capelli ci impiego di solito un’oretta. Decisi di mandar via mia madre -inutile durante i momenti di panico -  e provvedere da sola a quel disastro della natura che si era appropriato di una parte del mio bel viso (modestia a parte …). Presi la gelatina dal bagno di mio padre e cominciai a stendermela sul ciuffo cercando di nascondere l’alieno dietro ai capelli.     
  Il mio ciuffo sembrava come se fosse stato leccato da una mucca, sapete quanta saliva vi lascia il bovino con un solo colpo? Beh comunque pensai che sarebbe stato sicuramente meglio che far vedere quella cosa soprannaturale …                           
  Uscii di casa, presi il treno ed arrivai a scuola […]; il resto preferisco non raccontarvelo, ma la  giornata comincita  già male è terminata con battutacce squallide da parte dell’intero istituto!


Intreccio

Chi lo avrebbe mai detto che quello stupido brufolo, affiorato sulla mia testa, ieri mattina, avrebbe distrutto e calpestato completamente la mia popolarità all’interno della scuola?!
Quella giornata comincita  già male è terminata con battutacce squallide da parte dell’intero istituto!
 Alle 6.30 squillò quella stramaledetta sveglia che interruppe  miei felici sogni …
Mi alzai dal letto, andai in bagno, mi guardai allo specchio e lanciai un urlo che sentì anche la signora del primo piano (io abito al quarto). Un’enorme navicella spaziale, proveniente chissà da quale pianeta, era atterrata sulla mia fronte ed aveva le vaghe sembianze di un mega-brufolo!
I miei capelli facevano leggermente pena, probabilmente fu per questo che non mi spaventai molto dopo essermi messa la gelatina per coprire quell’essere e non renderlo riconoscibile …
Ma andiamo per ordine, chiamai subito mia madre che era già piazzata dietro la porta, spaventata dall’urlo che avevo lanciato qualche secondo prima …
Come al solito non risultò per niente utile al resto della comunità umana (ME!)  e quindi, dopo avermi tamponato la fronte con acqua ossigenata ed ovatta, la cacciai molto gentilmente

Decisi di provvedere da sola a questo disastro della natura che si era impossessato di una parte del mio bel viso (modestia a parte …)
Non tenendo conto delle parole di mia madre, che mi aveva consigliato di farmi una doccia per poi aggiustarmi i capelli in modo da poter coprire il brufolone, decisi di riempirmi il ciuffo di gelatina (presa dal bagno di mio padre) in maniera tale da nascondere quella cosa paurosa …  Il mio ciuffo era diventato qualcosa d’inguardabile, sembrava come se fosse stato leccato da una mucca, Sapete quanta saliva vi lascia il bovino con un solo colpo? Sapevo già cosa sarebbe successo arrivata a scuola, diciamo che preferivo non pensarci … Uscii di casa, presi il treno e arrivai a scuola […]; il resto preferisco non raccontarvelo, vi rovinerei la giornata !

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