SERENA: Salve sig. Biblo sono Serena una ragazza che giunge dal XXI secolo. Posso farle delle domande sulla società fenicia ?
BIBLO: Certo Serena sarò ben felice di rispondere a tutte le tue domande.
SERENA: Ho studiato su i miei libri di storia che i fenici erano un popolo esperto nella navigazione, dico bene sig. Biblo?
BIBLO: Certo Serena, siamo molto abili con la navigazione anche se era pericoloso navigare perché non avevamo conoscenza della terre e spesso non si conosceva il pericolo che dovevamo affrontare
BIBLO: i marinai si orientavano grazie alle stelle. Come punto di riferimento si prende la stella polare che per noi è il nord cardinale.
SERENA: so che avevate 2 tipi di imbarcazioni che usavate anche in 2 momenti diversi della giornata me ne potresti parlare ?
BIBLO: certo Serena ….. allora le imbarcazione sono di due tipi una per il piccolo cabotaggio, cioè per la navigazione costiera, l’altro, dallo scafo più profondo e stabile, serviva per le navigazioni di lungo corso. Con le prime si navigava solo nelle ore diurne mentre con la seconda si navigava di notte.
SERENA: ma studiavate le rotte ? BIBLO: Sicuro Serena ! Avevamo due rotte una: per l’andata da ovest e una per il ritorno.
SERENA: Di solito le altre popolazioni conquistano città per allargare i loro domini. Anche per voi è la stessa cosa?
BIBLO: No Serena noi conquistavamo le città solo per costruire basi d’appoggio per il commercio.
SERENA: Quali sono i centri principali per voi fenici?
BIBLO: il santuario perché si custodivano le ricchezze guadagnate, e il porto perché vi erano le navi, che come ho detto prima, erano per noi molto importanti.
SERENA: sfogliando il libro ho letto questa frase “ciò che spinse tanto lontano i fenici fu innanzitutto la ricerca e la commercializzazione dei metalli. È vero quello che afferma il mio libro di storia?
BIBLO: Certo!! Vedo che i libri del XXI secolo sanno tutto su di noi, comunque l’estrazione dei metalli era a carico delle popolazioni locali, i fenici acquistavano i minerali per fonderli e commercializzarli. Ti ricordo che noi fenici siamo celebri per il legno di cedro. Tu conosci il legno di cedro?
SERENA: Certo che lo conosco, a casa ho un mobile in legno di cedro. Dopo questo ho letto che “c’erano due beni associati al popolo fenicio,il vetro e i tessuti tinti con la porpora”. È vero?
BIBLO:Si, si. Serena per noi la porpora è molto importante! È il vetro lo scoperto io grazie alla sabbia della costa libanese ricca di silicio.
SERENA: Wow che bello!! Sto parlando con l’inventore del vetro. Adesso però voglio chiederti di una delle altre più celebri vostre invenzioni: “la scrittura alfabetica”. Vi voglio ringraziare per averla inventata perché oggi posso scrivere e farmi capire. Ma voi come facevate a capirvi uno con l’altro?
BIBLO: Prego, prego, Certamente come tu saprai, noi non abbiamo inventato la scrittura ma abbiamo ridotto i segni di scrittura a soli 22 grafemi, solo i suoni delle nostre consonanti venivano da noi trascritti, così è nato il nostro alfabeto: un sistema di scrittura molto più agile e facile da apprendere che in passato, così i greci l’hanno adottato e con l’aggiunta delle vocali è diventato l’alfabeto che si è diffuso nel mondo greco-romano e non solo.A proposito sai perché si chiama alfabeto?
SERENA: No sono curiosa dimmi!
BIBLO: Bene, alfa e beta sono le prime due lettere dell’alfabeto greco, da qui il nome.
SERENA: Quindi comunicavate per iscritto con dei grafemi che come per noi rappresentavano semplici suoni! Come si scrive ad esempio da voi la parola “CIAO”?
SERENA: Wow che bello!!Grazie. Me lo posso tenere? Sarei molto felice di mostrarlo al prof., sarebbe la testimonianza del mio viaggio!
BIBLO: Si ,si è tuo.
SERENA: Bene Biblo il mio viaggio finisce qui perché devo ritornare a casa e soprattutto nel mio secolo. È stato un piacere intervistarti. Ciao Biblo.
BIBLO: anche per me è la stessa cosa, salutami il tuo secolo!
Nessun commento:
Posta un commento