caricatura a cura dell'artista Marco Testini (mio ex alunno)

giovedì 30 dicembre 2010

IN MEMORIA DEL SOLDATO CARTER 2a PARTE Macchia Francesco da revisionare


Mentre quelle luride bestie ci puntavano il fucile contro in quella notte  fonda, vidi un’ombra che si avvicinava verso di me, era il vecchio amico Macchia, Comandante del 2° battaglione, disperso durante  una campagna militare nelle foreste asiatiche. Feci finta di non averlo visto, il comandante si scagliò armato di  coltello alle spalle del nemico. Ce n’erano altri  due, lui diede un calcio in faccia al primo e lanciò il coltello colpendo il secondo soldato di guardia all’addome. Mi liberò come se fosse un ninja e subito con uno schiocco di dita, vennero altri soldati ad aiutarci tra cui il Colonnello Marasco. La differenza che c’era tra quei due campioni, due vere e proprie macchine da guerra,  è  e che il comandante  Macchia è agilissimo, mentre il colonnello Marasco ha una forza fuori dal comune. Dovevamo uscire da quella città straniera  senza farci sorprendere dal nemico. Ci dividemmo, io Macchia e Marasco procedemmo in direzione  est, mentre gli altri  in direzione  ovest. Pian piano uccidemmo silenziosamente tutti fino a che uno dei nostri non cadde per terra urlando di dolore “ Cecchino, cecchino!!!!” Ci mettemmo tutti al riparo, ma il cecchino era talmente nascosto che non potevamo distinguere niente, in quella notte fottuta e nera più della pece!. Vidi le porte della città e feci un segno a Macchia, ma ad un certo punto il cecchino mi colpì alla spalla e tutte le luci in quel settore della città si accesero,  era un’imboscata,  per terra, ferito e agonizzante avrei voluto chiudere gli occhi ma non potevo perché si stava scatenando un inferno di battaglia. Macchia e Marasco erano rimasti soli e combatterono senza pietà contro  i nemici di gran lunga superiori per numero. Il comandante prese la sua Desert Eagle e si mosse  come una furia, fiero di essere lì a onorare la propria patria. Ucciso un soldato si impossessò dell'AK-74... altro che strage!  Ammazzò una buona metà di soldati, poiché all’altra metà ci aveva pensato Marasco. Ma il cecchino era ancora lì, quando finalmente il colonnello  lo notò, se ne stava al riparo su di una  piccola torre nascosta. Macchia aiutò il colonnello a  salire di nascosto sulla  torre, Marasco allora con  un calcio disarmò il nemico che cadde per terra, ero  in fin di vita ma potetti sentire le parole di Macchia che nel vendicarmi diceva  “questo è per JOHN”. Sparò  un colpo mirandolo in testa e  poi Marasco e Macchia vennero di corsa verso di me  “ No John, non morire John" - sentii gridare, poi nnon ricordo più nulla. 
         Se sono ancora   qui, in questo mondo, lo devo al comandante Macchia   e al colonnello Marasco, i  miei due più cari amici, insieme continuiamo ad addestrare soldati, orgogliosi di difendere la nostra patria.



martedì 28 dicembre 2010


Non ho fatto molti ritocchi poiché Nicole Kidman è già bellissima ma soprattutto perché è la prima volta che uso photoshop scusate se non è venuto benissimo... :D

lunedì 27 dicembre 2010

neve di Mariana di Tanno IB


Vidi dalla finestra il primo fiocco di neve attraversare l'immensa atmosfera per posarsi delicatamente sul suolo. Dopo, mille altri ancora seguirono il corso del primo, come se esso avesse dato l'esempio a tutti gli altri.
Fu un evento particolarmente strano,  poiché la mia casa è posta sul mare, sul versante mediterraneo del nostro bellissimo pianeta. Il cielo sembrava il cratere di un vulcano ormai spento, segno che da lì in poi non ci sarebbe più stato l'azzurro profondo e ricco di sfumature che caratterizza la nostra estate. Eppure, in poco tempo, il paesaggio che si mostrò ai miei occhi fu bellissimo, profondo,  per certi versi strabiliante. Il mio sguardo si fermò sulla rude capanna degli attrezzi di papà. Grazie alla neve non sembrava più un magazzino piccolo e abbandonato, con giusto qualche utensile,  un piccolo martello e dei sottili e pungenti chiodi, ma una casetta sommersa dal bianco e circondata da un alone di magia.
L'albero che appoggiava i suoi tronchi secondari sul tettuccio innevato era spoglio e i suoi rami erano stretti e lunghi; ogni sua ramificazione era molto articolata ed era difficile da comprendere quale fosse la loro forma effettiva, inoltre, a completare magnificamente il paesaggio, c'era il mare che fungeva da sfondo, un mare che per via dei forti venti e delle temperature basse era inquieto, la schiuma che lo copriva cresceva sempre più e le onde sembravano non avessero mai fine. L'insieme di quel paesaggio, comunque, mi dava gioia, la prima nevicata che con il suo candore avrebbe reso più puro il Natale.

venerdì 24 dicembre 2010

Natura morta di Bill Austin, un mio caro amico dalla Scozia, il prof.

Bill è un amico con cui parlo in inglese e in italiano.                                                                           Abita in Scozia, è in pensione, ma ha la passione per la lingua italiana e da circa un anno segue un corso di pittura e disegno. Si incontra con il suo gruppo ogni tanto nel laboratorio della scuola d'Arte per scambiarsi consigli e suggerimenti tecnici.


Auguri IB a cura della di Riccardo Visciglia IB

Auguri dalla IF acura di Dada1

martedì 21 dicembre 2010

Una classe di Cinesi! a cura di Chen & Yixiang IF


IN MEMORIA DEL SOLDATO CARTER adattamento letterario del gioco Call of Duty 4 Claudio Marasco

Questa e la mia storia, da piccolo sono sempre stato affascinato dalle uniformi, quei ragazzi che passavano sempre vicino casa mia,i soldati, li guardavo marciare con invidia.
Da quel giorno promisi a me stesso che un giorno sarei diventato come loro.
Il mio nome? Carter, John Carter.
Quando fui chiamato per andare a combattere per la prima volta, mi sentivo orgoglioso, non vedevo l’ora di andare in guerra per la difesa della mia patria; ero al settimo cielo, ma dopo solo pochi giorni passati al fronte, capii improvvisamente cosa mi aspettava…
Scrivevo a casa interminabili lettere,nostalgiche e appassionate, mi mancavano i miei cari e soprattutto la mia ragazza a cui scrivevo ancora più spesso.
 Ogni tanto mi capitava di aiutare alcuni miei compagni a scrivere, perché erano analfabeti, ma spesso venivamo interrotti da qualche improvviso attacco.
Avevamo sempre paura, eravamo terrorizzati all’idea di essere raggiunti dai nemici e infatti una mattina… io e altri due soldati siamo andati in perlustrazione e pensavamo di aver scoperto l’accampamento avversario ma fummo inaspettatamente sorpresi: uno di noi fu colpito da un proiettile assassino e io fui fatto prigioniero insieme all’altro mio compagno.
Passammo tutto il giorno in una stanzetta buia e fredda, sorvegliati. Un terrore indescrivibile cresceva dentro di noi, la paura ci impediva di parlare, non riuscivamo a muoverci, e il tempo scorreva lentamente ma inesorabile.
Verso sera venne un uomo alto muscoloso con folti baffi,stile Hitler che parlava un italiano strano, non riuscivo proprio a capire di dove fosse esattamente.
Prima fece alcune domande al mio amico sventurato, poi venne da me. Mi chiese dove fossimo accampati, ma io tacqui, poi minacciò che ci avrebbero fucilati ed io, con un filo di voce per la  disperazione, pronunciai il nome del primo paesino sperduto che mi era venuto in mente.
Quasi mi illusi che non si fossero accorti dell’inganno, ma poi fummo portati di fronte a un muro, il plotone si posizionò difronte a noi, in quell'attimo pensai a tutta la mia esistenza trascorsa e quell’attimo durò tutta la vita!.    


    IL TESTO PRENDE SPUNTO DAL GIOCO  "Call of Duty "DI CLAUDIO MARASCO IB

Domenico Siciliani Bjorn Lomborg l'ambientalista scettico (sintesi dal libro di Antologia)

Domenico Siciliani detto Sici, un grande! a cura del prof

La IB a cartoni, idea e montaggio di a cura di Di Tanno e Francesca Predoiu

Martina Brina IB

LA STORIA DI MARILENA FRANCESCO MACCHIA IB

Marilena non era nient’altro che una ragazza con un carattere speciale, portava un piercing al naso ma ora al posto del naso ha due buchi. Abbiamo intervistato il medico Marmo che ci ha spiegato il motivo dell’intervento al naso della ragazza. Si è creata un’infezione da stafilococco, che ha distrutto i seni mascellari e le ha sciolto la cartilagine. Marilena rimarrà sott’osservazione per un mese intanto i genitori hanno sporto una denuncia contro il centro in cui Marilena fece il piercing, questo perché (spiega il medico Marmo) le infezioni vengono provocate dall’uso di aghi infetti, questo può portare epatite B o C, oppure malattie gravi come l’HIV. Si verificò lo stesso identico caso a Bologna dove una ragazzina si fece fare un piercing genitale procurandosi l’HIV. La ragazza è ancora in sott’osservazione. Un’altra ragazza si fece dilatare la lingua cosi facendo riuscì a procurasi un’infezione interna, ora la famiglia ha sporto denuncia, e dopo 2 mesi ha vinto la causa prendendosi il meritato denaro

L'inizio della fine. (da correggere)

Tutto iniziò quando il villaggio venne attaccato da quei cacciatori, così esperti da non sembrare umani, portavano con sé come trofei di guerra le teste incoronate dei re o dei reggenti delle città conquistate. Erano troppi e troppo potenti per contrastarli, per quando abili, vennero sconfitti, uno ad uno, io non ero al villaggio a quel tempo, ero a festeggiare l’ultima conquista dell’impero. Appena tornato due giorni dopo l’assalto, i corpi lacerati e distrutti dei miei compagni erano ricoperti di frecce e sangue, avevano con sé anche un’animale feroce in base alle tracce trovate, erano circa 1000 soldati, non riuscivo a trovare pace per quell’affronto, eravamo i guerrieri migliori nelle terre orientali, ma loro sembravano eguagliarci di ferocia. Lascia il villaggio poche ore dopo con i miei compagni dopo aver seppellito tutti i corpi, 600 in tutto, di quel popolo non rimanevano che 66 persone più 400 che erano in viaggio per creare delle alleanze. Poche ore dopo il calar del sole ci accampammo su una montagna, eravamo addestrati ai climi freddi quindi aspettammo l’alba per discendere e avvicinarci al più vicino villaggio alleato, era quello degli ishirm, antico popolo di monaci e cacciatori, pensammo che grazie a loro potevamo risalire al nostro nemico per distruggerlo e vendicare i nostri fratelli. Dovevano attraversare il mare gelido per arrivare da loro, erano già morte due persone per i ghiacci, soffocati dal freddo. Un giorno dopo arrivammo al villaggio, era stranamente silenzioso e terribilmente freddo, senza il calore delle persone che rallegravano la piazza,cercammo invano degli esseri viventi ma non trovammo assolutamente niente, solo polvere. In quel momento ci arrivò un messaggio da un falco dell’altro gruppo di creatori d’alleanza, ci dicevano che più di 200 persone sono sparite e che stanno andando all’impero centrale, mandammo il falco indietro con su un messaggio in cui è scritto che ci saremmo incontrati lì, noi eravamo i più vicini, 2 giorni di cammino.Dopo essere arrivati con metà delle persone, cioè 30 aspettammo altri 2 giorni però invano, i nostri compagni non arrivarono e quindi chiedemmo aiuto all’imperatore, che ci prese per pazzi perché non credeva all’esistenza di un esercito in grado di sconfiggere noi, l’armata di Chtulu, il Dio della guerra diretta.

Dopo due anni di cammino ci trovammo di fronte alle porte del cosiddetto inferno dei guerrieri, era solo un nome d’arte perché erano solo combattimenti clandestini, l’imperatore apprezzava perché era un modo per trovare soldati, entrai solo io perché ero l’unico che era uscito vivo come campione, mi rispettavano come un re, parlai con i miei informatori e venni a sapere che c’è stato un antico esercito che faceva dileguare interi villaggi, era l’armata del massacro oscuro, figli della luna o da noi chiamata: Mana, regina del tempo.
Dopo aver saputo dove andare, dopo due settimane di cammino trovammo quel villaggio, e scoprimmo che c’erano solo tombe e andammo via, eravamo rimasti solo in 10 perché ci aggredirono due eserciti, appena arrivata la notte in quella landa desolata ci trovammo faccia a faccia con lui, il re di quell’esercito, l’imperatore del destino lo chiamavano, ma era solo un re che ha dato la sua anima per l’immortalità al Dio sbagliato, mi arrampicai sul suo titanico corpo, fino all’altezza del cuore, presi la mia lancia donatami da un antico eremita, dicevano che si chiamava Achille, appena toccò quella pelle la perforò creando una lacerazione abbastanza larga da permettermi di entrare, estirpato il cuore dell’essere, lo usai come “cuscino” per la discesa, esplode al tatto con la terra ma sapevo che la battaglia sarebbe continuata, era l’inizio della fine

lunedì 20 dicembre 2010

l’amicizia non ha età di Francesca potente IF


Vorrei parlarvi di                  Rocco, un mio grande amico che conosco da quasi dieci anni. È due anni più grande di me, anche se noi non badiamo molto alla differenza di età, l’amicizia, come l’amore d’altronde, non ha età.
Ha grandi occhi neri che ti leggono l’anima, anche se pochi, come me, hanno avuto la fortuna di apprezzarli. I suoi capelli sono dello stesso colore degli occhi. Li porta sempre “sparati” e li tratta manco fossero dei gioielli. Non sa stare un attimo senza chiedere alla persona che gli sta accanto “Ma i miei capelli sono ancora come prima?”; una, due, tre volte fino a quando il malcapitato di turno non s'imbestialisce e lo tratta male per disperazione! Lui, allora, a quel punto scoppia a ridere, così senza motivo. Ha un bellissimo sorriso,  grande e luminoso, sicuramente molto più bello del suo strano modo di ridere:ah ah ah, una ah ripetuta centinaia di volte. Ha un bel visino ovale  dai tratti sono marcati e il naso come si suol dire “a patata”.
È un ragazzo molto timido e riservato, ma che spesso viene frainteso, perché dietro la scorza di “duro” e insensibile” cela  la sua timidezza e insicurezza. Ma non è affatto insensibile, solo chi sta accanto a lui 24 ore su 24 come me può capirlo. Infatti è sempre dolce e a volte può diventare super protettivo. Se qualcuno prende in giro una persona a lui cara va su tutte le furie  finché non si riesce a calmarlo nuovamente. Questo è il mio amico Rocco e solo io lo comprendo come nessun altro!

Manga a cura di Luca Santoro IB


Descrizione dal libro “Piccole Donne” delle 4 sorelle di Louisa May Alcott

“MARGARET o MEG, la maggiore, aveva 16 anni: graziosa e paffutella, si compiaceva delle sue mani candide, non meno che dei suoi capelli bruni e dei suoi occhi grandi.
JOSEPHINE o JO, quindicenne, alta e magra faceva pensare ad un puledro. I suoi occhi grigi, penetranti, sopra una bocca decisa e un naso buffo, sapevano essere ora fieri e ora allegri e pensosi. I lunghi folti capelli neri erano l'unica sua bellezza, ma ella li portava generalmente raccolti in una reticella perchè non le dessero impiccio. Spalle un po' curve, mani e piedi sproporzionati, nessuna cura della sua estetica; l'aspetto spiacevole d'una fanciulla che, suo malgrado, va facendosi rapidamente donna.
ELISABETH o BETH, come tutti chiamavano, una rosea bimba di 13 anni: capelli lisci, occhi vivaci, con in viso un'espressione di serenità raramente turbata. Sembrava ch'ella vivesse felice in un suo mondo, pronta ad uscirne sola per andare incontro alle poche persone che conosceva e amava.
AMY, la più piccola, un vero angioletto: occhioni azzurri, capelli biondi e ricciuti, ricadenti sulle spalle; pallida e snella, sempre preoccupata della propria personcina e ricercata nel contegno.”

Alessia Maddalena - la nostra Pippi - a cura del prof.

Valentina Paltera IF il testo espositivo

Giusy Nuovo IF per noi Peppa, ma lei non vuole! Il prof


All'imbrunire del crepuscolo

Francesca Predoiu IB

Il sole tramontava dietro alle colline, inondando di un opaco color arancione la radura che si estendeva a perdita d'occhio sul colle più alto. Al di sotto delle alture si espandeva un'immensa prateria, brulicante di pecore. L'erba cresceva incolta, ma gli alberi contornavano quella splendida vista come se fosse stato un parco curato. Gli uccellini cinguettavano, svolazzando da una albero all'altro. Alcuni contadini raccoglievano i frutti dai Peri e dai Meli, mentre alcuni bambini si rincorrevano, scherzando e schiamazzando.

domenica 19 dicembre 2010

Criss Massidda a cura del prof.

Francesca Predoiu IB a cura del prof.

Il piercing fa tendenza ma attenzione! A cura di Michele Pilota IF

Il piercing: i pro e i contro.

Avete mai avuto l’idea di applicarvi un piercing sulla lingua, sul naso su qualsiasi altra parte del corpo? Molti giovani l’hanno avuta, infatti credono che il piercing faccia tendenza. Anche Marilena, una ragazza napoletana di 14 anni, la pensava così, ma il piercing le ha giocato un brutto gioco. Tutto ha inizio quando Marilena è attratta dal piercing che avevano le amiche e per questo decide di applicarsene uno sul naso, ma non essendo stata autorizzata dai suoi genitori è stata costretta a farlo clandestinamente. Tornata a casa, spiega ai genitori che il piercing che aveva sul naso non è fissato, ma si mantiene grazie ad una semplice calamita. Purtroppo scoppiano la febbre alta e il tremore, e i genitori della ragazza la ricoverano all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove le viene diagnosticata una grave infezione al naso, che presto le scioglie i seni mascellari e la cartilagine, riducendo il naso a soli due buchi. Successivamente la ragazza è sottoposta ad un intervento di chirurgia plastica per la ricostruzione del setto nasale.- È stata davvero fortunata!- spiegano i medici –La ragazza avrebbe potuto anche contrarre malattie peggiori, come epatiti B e C o virus HIV. Molte persone hanno seguito questa triste vicenda e ad alcuni di essi intervistati hanno espresso pareri discordanti. –Non permetterei mai a mia figlia di applicarsi un piercing!- dice un genitore intervistato –Nessuno conosce questi centri, compreso me, e di conseguenza non si sa come si lavori lì dentro o se si rispettino le norme igieniche e il codice deontologico!- I ragazzi, invece, la pensano in maniera diversa, infatti uno di loro dice: -Il piercing è un oggetto fantastico! Chiunque tra noi giovani ne vorrebbe uno! Devo ammettere che la vicenda di Marilena mi ha fatto un po’ rabbrividire , ma si sa che il piercing è di moda!- Come avete notato il parere del genitore e del ragazzo sono in contrasto fra loro. Ho anche intervistato un piercier che lavora in un centro e anche lui ha espresso il proprio parere –Il centro in cui Marilena ha subito l’intervento di applicazione del piercing non ha sicuramente rispettato le norme di corretta igiene, ma se si rispettano tali norme nessuno contrarrà infezioni. Per quanto riguarda i ragazzi devo avvisarli che se desiderano applicarsi un piercing, ma sono minorenni, devono essere autorizzati dai propri genitori e devono essere a conoscenza dei rischi a cui possono correre, quindi ragazzi "uomo avvisato, mezzo salvato!"-

sabato 18 dicembre 2010

Ivan & Giuseppe IB

Rosy Di Grazia IF 'la mia amica Claudia'


La mia amica Claudia ha 15 anni, è una persona piuttosto estroversa, a volte però tende a chiudersi se ha davanti una persona esuberante.
Quello che mi piace in lei è la sua sincerità, è molto schietta e dice sempre ciò che pensa.
Si ritiene una persona intelligente e piacevole, ma non per questo se ne vanta.
Ciò a cui tiene di più è la sua passione per la danza, ma anche la famiglia con i suoi valori, senza i quali  non sarebbe la stessa, è per lei della massima importanza.
Ha il viso  un po’ rotondo ed  è  pallida d’incarnato.
Quasi sempre allegra e di buon umore, quando è stufa glielo si legge immediatamente in faccia! .
Ha una fronte molto piccola e spensierata su cui ricade un ciuffo di capelli.
La bocca è piuttosto grande e sorridente. Il naso è piccolo e alla francese, mentre gli occhi sono grandi, azzurri e a mandorla.
A volte assume uno sguardo glaciale, ma i suoi occhi sono sempre caldi ed espressivi.
Le orecchie sono ampie e sovente porta   cinque orecchini.
I suoi capelli neri con meches bionde naturali, sono  ricci e crespi.
Solitamente sono sciolti con un ciuffo che copre la fronte e l'occhio sinistro. A volte li raccoglie con un codino.

venerdì 17 dicembre 2010

Alessia Gagliardi IB

Andrea Vurro IB

Francesco Cirillo IB

La mia amica Isabelle - di Alessia Maddy



Isabelle è la mia migliore amica, ha quattordici anni, vive a Stoccarda ed è tedesca.
Per me lei è bellissima, fantastica, unica... Potrei andare avanti per pagine intere ma, per questa volta, mi limito a descriverla generalmente ( anche perché l' intero quaderno non basterebbe).
Lei è più alta di me e ha un fisico ben proporzionato ( dico questo per non farvela piacere troppo... Perché lei è solo mia!!)
Ha i capelli corti, lisci e biondi e due occhioni azzurri che trasmettono dolcezza da ogni punto.
Lei per me è come una sorella acquisita; ogni volta che ci vediamo e stiamo insieme è come se, tutti i problemi e le tristezze personali scomparissero tutto di un botto!
Sto bene con lei perché, dopo avermi ascoltata per due ore di seguito, sulle mie stravaganze sentimentali, ha ancora il coraggio di chiedermi ulteriori informazioni sul' argomento.
Lei, come me, è abbastanza lunatica, infatti se litighiamo con i nostri genitori e poi ci vediamo o ci parliamo attraverso la webcam, sembra come se non fosse successo niente.
È dolcissima, educatissima e un po' menefreghista, se

deve scrivermi una lettera non si pone di certo il problema della grammatica (beh lei è tedesca quindi è ovvio che non sia perfetta quando si esprime in italiano) non va a verificare la correzione sul vocabolario ma, di solito, a fine lettera mi scrive di scusarla per le coniugazioni o le lettere saltate, ma, tutto sommato, io la amo proprio per questo motivo!

giovedì 16 dicembre 2010

Carlo il ragazzo bellissimo di Criss Massidda (la descrizione )

Carlo è un ragazzo bellissimo, ha due grandi occhi color nocciola che al  sole tendono a stringersi rendendosi quasi invisibili fessure; sono molto belli, a forma di mandorla.  La sua bocca e piccola, ha  labbra sottili e colorite che nervosamente morde quand’è imbarazzato. Il naso è piccolo, all’insù, sempre rosso a causa del suo perenne raffreddore. Anche le orecchie sono minute, mentre le guance rosee sono grandi.
Carlo è alto e magro, ma abbastanza possente per la sua età. Ha una tipica aria sognatrice, che adoro particolarmente, il suo sorriso luminoso sembra rivaleggiare  col sole, e quando ride  compaiono due tenere fossette ai bordi della bocca sul suo candido viso. 
Ha splendidi capelli castani che delicatamente sposta con un gesto della testa o che porta all’indietro pettinandosi con la mano. Lo sguardo è misterioso e pieno di energia, inoltre gli piace esprimersi con movimenti lenti che adoro osservare da lontano.

Mariana Di Tanno IB realizzazione grafica del prof.


Riccardo Visciglia IB

Mappa Imindmap sulla Mesopotamia Michele Pilota IF

Giuseppe Cesario IB

Nicola Fanelli IB

Claudio Costantino

Pasquale De Pinto IB