Capitolo 1
Un bel po’ di tempo fa a villa Fiorito nasce una piccola stella, il suo nome è Diego Armando Maradona, un piccolo bambino che non immagina minimamente il suo futuro, un bambino che guarda il mondo per la prima volta con quello sguardo innocente e sempre pieno di stupore. Passano gli anni e Diego cresce, impara a confrontarsi, impara a vivere, ma soprattutto impara cosa vuol dire avere una passione, avere qualcosa per cui lottare, per cui andare avanti senza arrendersi mai, la sua passione è il calcio. Tutto nasce qualche anno prima, quando per la prima volta tocca quella sfera che i ragazzini della sua età chiamavano pallone e che con calci decisi mandavano in piccole porte formate da legnetti. A Diego piaceva tutto ciò, adorava sentire le urla entusiaste dei ragazzi, adorava vedere le loro maglie bagnate dal sudore che testimoniavano il loro impegno, adorava il loro gioco di squadra, il loro modo di essere uniti come una famiglia, fu proprio questo a spingerlo a provare, doveva provare, ne sentiva il bisogno. Calciò quella palla più volte, sempre più lontano, si sentiva realizzato, si sentiva in pace con se stesso.
Pian piano imparò le basi fin a diventare davvero bravo, lo chiamavano “El Diego”, finalmente qualcosa in lui era cambiato, la sua vita aveva avuto una svolta. Tutte le sere andava a giocare con i suoi amici e si divertiva davvero molto; non aveva nessuna intenzione di giocare per vincere o per avere successo, non gli interessava, voleva solo esprimersi e dare il cento per cento per far capire a tutti e, soprattutto a se stesso, che era il suo sogno e doveva portarlo avanti a denti stretti.
Infatti proprio quando meno se lo aspettava un’ occasione gli si presentò, gli avevano offerto di giocare in una squadra giovanile, esordiente, “Gli Argentinos,”, questa era la sua occasione per “ spiccare il volo”, l’occasione per iniziare una nuova vita. Cristina Massidda
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