caricatura a cura dell'artista Marco Testini (mio ex alunno)

giovedì 18 novembre 2010

Profilo di Ivan IB



Ivan devi scrivere un bel profilo!!!

Ciao, io sono Ivan Carella ho 14 anni e frequento il 1° superiore all’ ITC Romanazzi. In questa mia descrizione vorrei parlarvi del mio sport preferito : la danza . Non so come sia incominciato il mio amore per la danza, ma già da bambino , quando ascoltavo un brano musicale sentivo un essere interiore che si risvegliava dentro me e mi faceva ballare , secondo me questo è un segno del destino e ringrazio mia madre per aver fatto si che questo mio desiderio si concretizzasse. All’età di 8 anni, incominciai a frequentare una scuola di danza, mi piaceva , in quella scuola facevo i balli di gruppo ed ero in compagnia di mia cugina Fabiana. Dopo 3 anni, decidemmo di cambiare genere di ballo e di ballare in coppia. Allora cercammo una nuova scuola di danza e ne trovammo una che ci fu consigliata da amici. I primi giorni vidi dei ragazzini ballare , più piccoli di noi , che facevano cose straordinarie , passi che solamente a guardarli ti spaventavi chiedendoti se ce l’avessi fatta a diventare così bravo e ad arrivare a quei livelli. In seguito la cosa si face interessante , e mi sembrava come una grande sfida . Iniziarono le prime lezioni , le così dette lezioni-base , dove imparavi i primi passi . Ballavo in coppia , con mia cugina , facevamo i balli latini-americani (cha-cha, samba, paso double e rumba) e la scuola i danza si chiamava Dirty Dance . In pochi mesi , precisamente da Ottobre a Gennaio 2006 , io e mia cugina imparammo già il primo programma di cha-cha e rumba ed eravamo pronti a fare la nostra prima gara . Mi ricordo anche la data , era il 29 Gennaio ed eravamo nel palazzetto di Bari per disputare la nostra prima gara da coppia , e anche la nostra prima gara in assoluto. Mia madre diceva all’insegnante prima della gara, ma come fanno a gareggiare se hanno appena incominciato ? E l’insegnante la tranquillizzava dicendole che sarebbe andato tutto bene. Io ero vestito con una camicia bianca, pantaloni di seta neri , le scarpe da ballo e poi al collo il papion , invece mia cugina aveva un vestitino di color rosa . Quando si gareggia danno dei numeri , per essere riconosciuti dai giudici che poi daranno il loro giudizio. Quando chiamarono il mio numero , 36 , io presi la mia ballerina ed entrai , e poi a seguire tutte le altre coppie che erano contro di noi , c’erano anche coppie della stessa scuola , che io conoscevo , ma eravamo tutti contro tutti . Allora ad un certo punto partì la musica, e appena capii il tempo di quel cha-cha iniziai a ballare , e ci mettevo tutta la mia grinta. Poi verso il tardi alla fine di tutte le varie gare , c’era l’assegnazione delle coppe dal 1° al 6° posto , e come annunciarono la nostra categoria incominciarono dal 6° posto ed noi non c’eravamo , annunciano il 5° il 4° il 3° ma noi non c’eravamo , pensai che forse ci avevano scartati invece , al 1° posto , sul podio più alto c’eravamo proprio noi . E da lì io e mia cugina ad ogni gara salivamo sul podio , e persino i nostri compagni di danza dicevano che noi corrompevamo i giudici , ma era solo invidia . Poi dopo 2 anni che avevamo raggiunto i livelli più alti iniziammo a sprofondare , prendendo sempre gli ultimi posti , questo perché la mia ballerina ,nonché mia cugina, non aveva più voglia di andare a danza , ma io volevo continuare per passione , e nonostante lei lasciò il ballo, io cercai un’altra ballerina. Chiesi ad un mio amico che frequentava una scuola di danza ,proprio vicino casa , se mi poteva far visionare il tutto. La scuola si chiamava “Bailando” e facevano i balli , sempre in coppia , caraibici (salsa, merengue, bachata, rueda ) e alla mia prima lezione , il mio maestro Renzo, doveva scegliermi una nuova ballerina purché . Mi presento’ Sabrina, era bravissima , ballava da 7 anni , e con lei incominciai a fare conoscenza e a imparare i primi passi , anche qui arrivò il momento di disputare la gara . Certo avevo un po’ paura e un po’ di ansia ma ero già abituato all’idea di stare lì con tutta la gente che ti guarda attorno , ma erano balli nuovi che mi divertivo a farli, ed il mio preferito era la bachata . Allora iniziò la gara , era una gara Provinciale che se la vincevi lì passavi alle regionali e poi così via , ero tutto carico e partì il merengue , e dopo , la tanta aspettata bachata . Come sempre aspettai che finissero tutte le competizioni per avere il fatidico verdetto . Ma poi arrivò , e io ero lì , e partirono come sempre dal 6° posto , 5°, 4°, 3 °, 2° e io non c’ero ancora , e pensavo che non ce l’avessi fatta a salire sul gradino più alto , ma poi annunciano il 1°, ero io. Non me lo aspettavo proprio , ricevetti complimenti da tutti i miei amici e soprattutto dal mio maestro che era contentissimo . Ma pochi mesi dopo, avevo le nazionali a Roma , ed era lì che dovevo dare il massimo perché era una competizione che riuniva tutta Italia , dal nord al sud, e quindi mi impegnai al massimo da Febbraio a Giugno , il mese in cui dovevo disputare la gara. Quel giorno arrivò , io insieme a tutti i ragazzi della danza partimmo il mattino presto con 2 pullman , eravamo tutti contenti e avevamo la grinta giusta per essere perfetti in gara. Arrivammo e vedemmo gente di ogni paese d’Italia che entrava nel palazzetto , mi vestii e aspettai la gara insieme alla mia ballerina. Mi chiamarono in pista, ero pronto per ballare i 3 balli , iniziarono con la bachata, a seguire il merengue e infine la salsa. Andai piuttosto bene, ma non finì lì, perché erano 30 coppie e quindi dovevi passare 3 turni, e allora aspettai con ansia il secondo turno, dove il numero delle coppie si dimezzava a 15 , eliminando gli altri dalla gara, ma io non fui eliminato e ballai un’altra volta i 3 balli. Ora era la volta del terzo e ultimo turno dove le coppie diventavano 8, e qui pensavo che non avrei passato il turno , ma mi sbagliavo, ero arrivato all’ultimo ostacolo, e ballai divertendomi e dando tutto me stesso. Alla fine della gara, uscii dal palco, e vedevo tutti i miei amici scoraggiati, perché non avevano superato l’ultimo turno, e lì mi resi conto che ero io l’unico della mia scuola ad essere passato, e che loro facevano tutti il tifo per me. La premiazione arrivò subito, ed ero lì ansioso, con il mio maestro affianco e tutti i mie amici che mi sostenevano. Iniziarono dall’8° posto e poi scendendo , il 7°, il 6°, il 5° e poi c’ero io, il 4° posto, posto che mi andava benissimo, non so se mi spiego, ero 4° in tutta Italia.
E dopo quel 4° posto, le cose continuano ancora, tutt’oggi con nuovi passi, nuove esperienze e aspetto i 16 anni per prendere una certificazione, dove un domani posso aprirmi una scuola di danza tutta mia. Quindi da ciò che vi ho scritto in questo testo potrete capire che la danza è la mia vita.

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